Paziente adolescente ortodontico

COSA SAPERE

Molti ragazzi nell’età adolescenziale necessitano di trattamento ortodontico. L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio dello sviluppo e della crescita dell’apparato dentale mascellare e facciale e del malposizionamento dentale. L’obiettivo dell’ortodonzista è ottenere, attraverso apparecchi ortodontici di vario tipo, una corretta occlusione e un soddisfacente aspetto estetico, con particolare attenzione all’allineamento dentale. Questi dispositivi, costituiti da attacchi sui denti (brackets), fili in materiale metallico ed elastici, complicano l’uso dello spazzolino e del filo interdentale impedendo la corretta rimozione della placca batterica.

L’istruzione e la motivazione all’igiene orale domiciliare negli adolescenti ed in particolare in coloro che sono portatori di apparecchio ortodontico, sono mirate alla prevenzione delle patologie cariose e delle gengiviti associate a placca batterica, molto frequenti in questa fascia di età. La fase adolescenziale è caratterizzata proprio dalla scarsa tendenza, spesso per pigrizia, all’esecuzione delle quotidiane manovre di igiene orale, in grado di bloccarne l’accumulo.

Il portatore di apparecchio fisso richiede istruzioni meticolose di igiene orale domiciliare a causa della presenza protratta nel tempo della struttura metallica, potenziale fattore predisponente le patologie del cavo orale in quanto riduce i meccanismi fisiologici di autodetersione, favorisce l’accumulo di placca e cibo, aumentando l’insorgenza di ceppi batterici dannosi come lo streptococco mutans. L’apparecchio fisso inoltre, potrebbe causare danni ai tessuti duri e molli per la presenza di legature o ganci, che devono essere correttamente detersi e manipolati.

COSA FARE

Per detergere la bocca con apparecchio ortodontico è necessario munirsi di alcuni presidi quali:

  • Rivelatore di placca
  • Spazzolino manuale ortodontico o spazzolino elettrico con ricambi ortodontici
  • Spazzolino monociuffo
  • Filo interdentale con estremità rigida
  • Scovolino

I rivelatori di placca, sotto forma di soluzioni o compresse, sono agenti coloranti che hanno lo scopo di evidenziare la placca batterica presente sui denti. Essi possono essere utilizzati prima dello spazzolamento, per vedere le zone da pulire, o dopo, per verificare se l’igiene orale è stata eseguita in maniera corretta. Le pastiglie si masticano senza ingoiarle, le gocce della soluzione invece si pongono direttamente sulla lingua, si distribuisce il colorante su tutte le superfici dei denti, si risciacqua e si osserva allo specchio la distribuzione della placca. Si procede quindi con il lavaggio dei denti fino a quando il colore non scompare.

Per una detersione efficace è consigliato lo spazzolino manuale ortodontico con filamenti della fila centrale più bassi che permette di accogliere l’ingombro dei brackets ortodontici, da utilizzare con movimenti circolari intorno ad ogni singolo bracket.

Particolarmente utile è lo spazzolino elettrico di ultima generazione, dotato anche di testina ortodontica che, se correttamente utilizzata dente per dente e nel rispetto dei tempi, è molto più efficace dello spazzolino manuale.

Per detergere la porzione del dente vicino alla gengiva è particolarmente indicato lo spazzolino monociuffo.

Per pulire gli spazi interdentali è consigliato l’uso di due scovolini: uno molto sottile, da inserire delicatamente, se lo spazio lo consente, tra un dente e l’altro e uno di dimensioni maggiori che dovrà essere piegato con un angolo di 90 gradi, per pulire le zone sotto l’arco con movimenti dal basso verso l’alto e viceversa.

Se si usa il filo interdentale dotato di una estremità rigida va passato sotto l’arco, abbracciando la superficie prima di un dente e poi dell’altro e sfilato delicatamente, onde evitare danni alle gengive.

COSA EVITARE

L’apparecchio ortodontico fisso è un dispositivo complesso e delicato allo stesso tempo, motivo per il quale bisogna fare attenzione a tutto ciò che mangiamo, di consistenza troppo dura e/o gommosa; sono infatti da evitare cibi duri come la crosta del pane e simili, frutta secca, popcorn e alimenti troppo gommosi come chewing gum e caramelle.

Da evitare inoltre la frequente assunzione di bevande zuccherate ed acide che con il passare del tempo possono indebolire lo smalto dei denti, favorire demineralizzazioni che possono persistere anche dopo la terapia.

In presenza di apparecchio ortodontico è necessario non mordere e/o addentare il cibo per evitare di staccare inavvertitamente gli attacchi.

 

 

 

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Alimentazione e salute orale

COSA SAPERE

Secondo l’OMS, i cambiamenti dello stile di vita che hanno portato in molti Paesi la diffusione di diete ricche di zuccheri e grassi, alti consumi di alcool e tabacco, sono all’origine di molte condizioni patologiche croniche. Questi comportamenti influenzano anche la salute orale. L’alta prevalenza delle patologie orali (carie e malattie parodontali) nelle varie aree geografiche, evidenzia come siano diventate un problema di salute pubblica. Una alimentazione scorretta può favorire l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari, diabete etc. e indurre lo sviluppo di patologie orali come carie, gengiviti, parodontiti ed erosioni dentali.

COSA FARE

Si consiglia di:

  • seguire una dieta equilibrata e nutriente ricca di cereali, frutta, verdura, proteine e latticini dal basso contenuto di grassi
  • controllare le etichette dei cibi per individuare la presenza di zuccheri “nascosti”
  • ridurre la quantità di spuntini tra un pasto e l’altro
  • consumare spuntini sani, come frutta e verdura fresca, frutta secca, yogurt
  • mangiare dolci e cibi zuccherati solo a fine pasto o prima di lavare i denti
  • bere acqua al posto di bibite gassate e succhi di frutta, entrambi ricchi di zuccheri.

Per prevenire la carie è importante seguire una dieta ricca di calcio e fosforo e adeguati livelli di fluoro.
Una dieta equilibrata per fornire al proprio corpo tutte le sostanze nutritive necessarie per una buona salute orale e generale deve contenere:

  • carboidrati
  • acidi grassi essenziali
  • aminoacidi essenziali
  • vitamine
  • minerali
  • acqua

Gli alimenti che possono contribuire a migliorare la salute orale sono:

  • Formaggio ricchi di calcio e fosfato, utili per la salute dei denti e per il riequilibrio del pH del cavo orale
  • Yogurt (privo di zuccheri aggiunti) ricco di calcio, proteine e probiotici (batteri buoni) che contrastano l’azione dei batteri responsabili della carie
  • Verdure a foglia verde ricche di vitamine, minerali e calcio che rafforzano lo smalto dei denti, contengono anche acido folico e vitamine del gruppo B che riducono i disturbi gengivali durante la gravidanza.
  • Frutta e verdura fibrosa come ad esempio mele, carote, sedano, finocchio, stimolano le gengive, favoriscono la detersione dentale e aumentano la produzione di saliva, riducendo il rischio di carie.
  • Mandorle ricche di calcio e proteine e povere di zuccheri, sono un vero toccasana per la salute orale.

COSA EVITARE

Evitare i cibi zuccherati, come caramelle dure, appiccicose o gommose, limitare gli spuntini frequenti e le bibite gassate ed edulcorate.
Si raccomanda una scrupolosa igiene orale dopo aver mangiato, controlli periodici e sedute di igiene professionale programmate.

 

 

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La carie nei bambini

COSA SAPERE

La carie è una patologia infettiva strettamente correlata con la dieta. Essa è attualmente una delle patologie croniche più diffuse al mondo, è una malattia multifattoriale che riguarda l’individuo in ogni tappa della sua vita. Il segno clinico iniziale è rappresentato dalla demineralizzazione dei tessuti duri (smalto e dentina). La presenza e l’aumento di batteri cariogeni nella flora batterica, come S. mutans, fortemente acidofilo e di lattobacilli sono essenziali per l’instaurarsi del processo carioso. L’insorgenza della carie però è influenzata da altri elementi come: l’adozione di una dieta inadeguata e altri fattori legati all’individuo rappresentati dal flusso salivare, condizioni di igiene orale, uso di prodotti fluorati.

I batteri utilizzano tutti i carboidrati fermentabili, introdotti con l’alimentazione, come substrati per la formazione di acido lattico ed altri acidi, responsabili del processo di demineralizzazione. La demineralizzazione dei tessuti duri, che porta alla distruzione dello smalto, avviene nel momento in cui il pH scende al di sotto della soglia limite di 5.5.

Il carboidrato più facilmente fermentato dai batteri è il saccarosio seguito poi da glucosio, maltosio, fruttosio e lattosio. Determinante è il fattore tempo, inteso sia come tempo di contatto dei cibi fermentabili con i tessuti duri dentari, sia come tempo di somministrazione degli zuccheri, in quanto, per es. durante le ore notturne, si verifica una riduzione dell’efficacia dei fattori protettivi (si riducono gli atti deglutitori, si arrestano i meccanismi di auto-detersione). Tra i fattori protettivi dell’ospite ricordiamo il ruolo della saliva che per le sue proprietà biochimiche protegge i tessuti del dente ma concorre altresì alla lubrificazione dei cibi. Non dobbiamo tralasciare poi le carenze di vitamina A e D e malnutrizione proteica che sono state associate a forme di ipoplasia dello smalto. Gli effetti dannosi di un deficit nutrizionale o di qualsiasi squilibrio nella dieta del soggetto, si esplicano con maggiore gravità durante il periodo post-eruttivo.

COSA FARE

I genitori hanno un importante ruolo nella educazione alimentare dei bambini che devono essere aiutati a sviluppare una “consapevolezza alimentare”. È fondamentale in tal senso, la sensibilizzazione finalizzata al controllo delle abitudini alimentari del bambino.

Controllare la dieta e lo status nutrizionale è di fondamentale importanza per ridurre il rischio di carie e le patologie orali. Gli zuccheri introdotti con la dieta, soprattutto il saccarosio (comune zucchero alimentare), assunti più di quattro volte al giorno e addizionati ad alimenti come dolciumi, bibite, biscotti, succhi di frutta, miele, determinano un aumento del rischio di carie dentale. Una dieta a basso contenuto di zuccheri e carboidrati fermentabili e ricca di alimenti contenenti calcio può, favorire invece, il processo di rimineralizzazione.

Nel 2015 l’OMS ha raccomandato di limitare l’assunzione di zuccheri liberi a meno del 10% dell’apporto energetico totale per adulti e bambini, specificando che un’ulteriore riduzione del 5% fornirebbe ulteriori benefici per la salute. Il controllo della frequenza di assunzione degli zuccheri rappresenta quindi un fattore chiave per la prevenzione della carie. Il consumo elevato e frequente degli stessi, è un fattore di rischio inoltre, per malattie cardiache, diabete e obesità infantile. In una dieta equilibrata, il consumo di fruttosio naturalmente contenuto negli alimenti (frutta, verdura, farina per pane, pasta e pizza) non ha alcun effetto negativo sui denti.

Quindi è importante prediligere cibi amici dei denti: mela, banana, tè, uvetta, cacao (meglio fave di cacao), propoli, crocifere, latte, merluzzo, pesce azzurro, uova, frutta secca. Incoraggiare i bambini a preferire e gustare ortaggi e verdure, alimenti spesso non graditi. Fondamentale anche una buona idratazione del corpo attraverso una corretta assunzione di acqua. Per la salute dentale sono molto importanti inoltre, le vitamine A,D,K,B (specie B6,B9,B12) e i sali minerali come ferro, manganese, zinco.

L’apporto vitaminico è di fondamentale importanza anche per il corretto funzionamento delle ghiandole salivari; un apporto vitaminico insufficiente può causare l’atrofia delle ghiandole con conseguente diminuzione del flusso salivare privando l’ambiente orale della capacità tampone e difensiva della saliva contro i batteri cariogeni. Oltre alla quantità, giocano un ruolo fondamentale anche il tipo e la consistenza del cibo (solido o liquido). Pertanto, masticare cibi ricchi di fibre contribuisce a detergere i denti e a stimolare la produzione di saliva, che contiene molteplici sostanze salutari per il benessere dei tessuti dentari.

COSA EVITARE

I bambini vanno educati non solo nella scelta dei cibi sani, ideali per la loro salute orale e generale, ma è importante che seguano delle regole di comportamento a tavola.
Sono infatti da evitare quando si è a tavola, azioni come:

  • Giocare con il cibo
  • Usare lo smartphone
  • Far scegliere al bambino i cibi ricchi di zuccheri fermentabili e grassi

Considerando che i bambini normalmente hanno una forte preferenza per il gusto dolce evitare di introdurre precocemente gli zuccheri aggiunti nella loro dieta, ciò potrebbe incoraggiare ulteriormente i bambini a mangiare più spesso questo tipo di alimenti.

Inoltre è fondamentale evitare di:

  • Assumere cibo prima di andare a letto e dopo la cena
  • Evitare snack pomeridiani a base di carboidrati fermentabili

 

 

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Consigli di Igiene orale domiciliare per i bambini dai 6 anni di età

COSA SAPERE

L’igienista dentale è un dottore o una dottoressa che si prende cura del tuo sorriso. Ti insegnerà e ti aiuterà a mantenere sana la tua bocca.
Ora che hai 6 anni inizieranno a nascere i denti permanenti e a cadere i primi dentini da latte, in questo periodo è ancora più importante prendersi cura della bocca!

Per questo motivo quando compare il primo molare permanente (che nell’arcata è il sesto dente) è importante proteggerlo con delle sigillature dall’attacco dei batteri. Si ricoprono i solchi del dente con una vernice fluorata che costituirà un vero e proprio scudo protettivo. In attesa delle sigillature puoi pulire questi importantissimi denti con uno spazzolino monociuffo facendo dei cerchietti sulla parte del dente che sta nascendo.

Il fluoro è una sostanza molto importante, che si trova nell’acqua e in alcuni cibi, capace di preveni- re la carie rafforzando il dente. Quindi il dentifricio che utilizzerai per lavarti denti deve sempre contenere il fluoro, nella giusta concentrazione in base alla tua età.
Esistono sistemi che ti aiutano ad evidenziare i batteri e la placca che sono “appiccicati” ai denti! Si chiamano “rivelatori di placca”, sotto forma di gocce o pasticchette da sciogliere in bocca, colorano di rosso o blu i denti non ancora puliti cosi da aiutarti a verificare se stai spazzolando bene.

COSA FARE

Spazzola i denti almeno 2 volte al giorno (la mattina e la sera) per almeno 2 minuti con uno spazzolino con setole morbide e testina piccola, con una quantità moderata di dentifricio (pea size) contenente 1450 ppm di fluoro.

Cronometra il tempo di spazzolamento in modo divertente con una clessidra o un timer, magari anche ascoltando una canzoncina che duri almeno 2 minuti.
In linea generale la tecnica da utilizzare è detta “a rullo”: mantenendo la bocca semiaperta si spazzolano le due arcate separatamente sempre dalla gengiva verso il dente (arcata superiore dall’alto verso il basso e viceversa per l’arcata inferiore) per tutte le superfici sia all’esterno che all’interno della bocca. Solo sulle superfici masticatorie si spazzola con un andamento avanti-dietro.

Può essere di grande aiuto utilizzare lo spazzolino elettrico, con velocità moderata e testine rotonde morbide che, aiuterà nella spazzolata, segnalando anche il tempo trascorso.
Se non sei sicuro di aver fatto bene, fai ricontrollare alla mamma o al papà!

COSA EVITARE

Evita di utilizzare troppo dentifricio sullo spazzolino ed è ancora troppo presto per utilizzare il filo interdentale.
Non utilizzare collutori, tranne se lo consiglia specificatamente l’igienista dentale o il dentista. Quello scelto potrà contenere il fluoro (230 ppm di Fluoro) ma non l’alcool. Ricorda che il collutorio non dovrà mai sostituire lo spazzolino.

Quando spazzoli i denti non chiudere la bocca o non giocare con lo spazzolino in giro per casa. Spazzola sempre davanti allo specchio guardando bene il dente che stai pulendo.
Non scambiare il tuo spazzolino con nessuno, lo spazzolino deve essere utilizzato sempre dalla stessa persona e cambiato ogni 2 mesi.

 

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Il lattante e i bambini sotto ai 6 anni

COSA SAPERE

  • Alla nascita, nel cavo orale del bambino non sono presenti i batteri responsabili della carie e della parodontite. I genitori e chi si occupa della cura del bambino possono inconsapevolmente trasmettergli questi germi e quindi è importante conoscere i comportamenti corretti da adottare.
  • Occorre incoraggiare l’allattamento al seno perché favorisce un corretto sviluppo del cavo orale e previene le malocclusioni oltre ad apportare importanti nutrienti rispetto al latte in formula.
  • L’uso del biberon con sostanze zuccherate somministrate durante la notte può predisporre i dentini alla carie della prima infanzia.
  • L’utilizzo del ciuccio in maniera incongrua può essere causa di malocclusioni.
  • Un’alimentazione ricca di zuccheri favorisce l’insorgenza della carie.
  • È indispensabile una corretta igiene orale che deve essere acquisita sin dai primi anni di vita per prevenire tutte le problematiche legate al cavo orale.
  • Il fluoro si dimostra essere un valido alleato per la prevenzione della carie.
  • È opportuno effettuare visite odontoiatriche e dall’igienista dentale allo scopo di intercettare presenza di carie e abitudini viziate.

COSA FARE

  • I genitori e chi si prende cura del bambino devono occuparsi anche della salute orale.
  • Nei primi mesi di vita è opportuno rimuovere, dopo ogni poppata, i residui lattei con garzine imbevute di soluzione fisiologica: dopo lo svezzamento si può utilizzare uno spazzolino morbido per eliminare i residui di cibo.
  • L’utilizzo del ciuccio deve essere limitato ai primi 18-24 mesi di vita del bambino.
  • Utilizzare il biberon solo a scopo nutrizionale, durante le ore dei pasti.
  • Dai 6 mesi ai 6 anni, il fluoro può essere somministrato due volte al giorno attraverso l’uso di un dentifricio che lo contenga in dosi che non devono superare la grandezza di una “lenticchia”.
  • Stimolare il bambino ad acquisire l’abitudine a eseguire una corretta igiene orale dopo i pasti.
  • È importante che i genitori diano il buon esempio: il bambino che vede i genitori lavarsi i denti quotidianamente più volte al giorno è spontaneamente portato ad imitarli.
  • Effettuare la prima visita odontoiatrica intorno a 12-18 mesi.

COSA EVITARE

  • Il genitore deve evitare di baciare il bambino sulla bocca, di utilizzare lo stesso cucchiaino per assaggiare la pappa.
  • Evitare di lasciare nella bocca del bambino i residui della poppata e alimentari.
  • Evitare di ricorrere facilmente all’allattamento artificiale.
  • Evitare di intingere il ciuccio nel miele o nelle varie sostanze zuccherate.
  • Evitare di utilizzare il biberon per somministrare bevande ad alto contenuto zuccherino (camomilla, tisane, miele) soprattutto durante le ore di sonno del bambino.
  • Evitare di utilizzare quantità eccessive di prodotti al fluoro.
  • Evitare un’alimentazione ricca di zuccheri (bevande, snack, caramelle ecc.).
  • Evitare di far “associale” lo spazzolamento a un’attività noiosa.
  • Evitare di far spaventare il bambino prima della visita odontoiatrica con parole come “paura”, ansia”, “dolore” .

 

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Malattia parodontale e parto pretermine

COSA SAPERE

Diversi studi dimostrano che la parodontite è un potenziale fattore di rischio per esiti della gravidanza sfavorevoli come: parto pretermine, basso peso alla nascita, pre-eclampsia (ipertensione sanguigna materna e presenza sensibile di proteine nelle urine) e diabete gravidico.
Gli studi clinici suggeriscono che i batteri provenienti dalla bocca, attraverso il torrente sanguigno, possano colonizzare il feto e la placenta. Anche se si conosce poco sul ruolo effettivo di questi microrganismi, è dimostrato che i batteri specifici correlati alla malattia parodontale sono associati a esiti negativi della gravidanza. È dimostrato che esiti avversi della gravidanza e parodontite hanno in comune diversi fattori di rischio, come il fumo.

COSA FARE

Eseguire un’autovalutazione del tuo cavo orale per ricercare segni e sintomi dei cambiamenti infiammatori gengivali: sanguinamento, dolore alla masticazione, alitosi, recessione gengivale e mobilità dentale.
È fondamentale dedicarsi con regolarità alla cura della propria bocca, spazzolare i propri denti con efficacia e utilizzare i presidi di igiene orale interdentale.
Anche in assenza di qualsiasi sintomo è indicato fare una visita dall’Igienista dentale prima del concepimento, in modo da scegliere un programma di prevenzione adeguato. I richiami di igiene orale professionale dovrebbero essere fissati ogni 3 mesi.
Gli interventi parodontali, come l’igiene orale professionale, hanno dimostrato essere efficaci per migliorare lo stato di salute gengivale delle pazienti e sono sicuri per il buon esito della gravidanza. Il periodo più sicuro per effettuarli è il 2° trimestre, dalla 14a alla 20a settimana.
Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano a partire dalla dieta, prediligendo il consumo di proteine, Omega 3 e Vitamina C.

COSA EVITARE

La gravidanza non è un buon motivo per rimandare i controlli dentali di routine e i trattamenti necessari per ristabilire la salute di denti e gengive.
Evitare di trascurare la propria bocca e la propria igiene orale domiciliare. È preferibile non utilizzare collutori e/o dentifrici con Clorexidina (CHX), Cetilpridinio Cloruro (CPC) e alcool a meno che non siano espressamente prescritti dal curante.
Relegare il consumo di carboidrati integrali la sera ed evitare di assumere bevande zuccherate o cibi che possano alzare il valore della glicemia.
Evitare comportamenti e stili di vita scorretti e non salutari: non fumare, non bere alcolici, non fare uso di sostanze stupefacenti e cercare il più possibile di limitare lo stress.

Bibliografia e sitografia essenziale:

  • Ministero della Salute. Raccomandazioni per promozione della salute orale in età perinatale. 2014.
  • Ardizzone Cortesi V, Abbinante A et al. Igienista Orale, teoria e pratica professionale, cap. 25 pagg. 451-4, 2013.
  • www.oralhealthandpregnancy.efp.org

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Donne in Gravidanza

COSA SAPERE

Durante la gravidanza avvenagono dei cambiamenti ormonali fisiologici che possono aumentare il rischio di sviluppare malattie a carico delle gengive (gengiviti gravidiche) e dei denti (carie ed erosioni).

COSA FARE

Mantenere una scrupolosa igiene orale durante tutto il periodo della gravidanza e seguire i consigli del tuo igienista dentale.

COSA EVITARE

Evitare di trascurare la propria bocca e la propria igiene orale, ma sottoporsi con regolarità e senza ansia ai controlli del tuo igienista dentale.

Bibliografia essenziale

  • Ministero della Salute. Raccomandazioni per promozione della salute orale in età perinatale. 2014.
  • Ardizzone Cortesi V, Abbinante A et al. Igienista Orale, teoria e pratica professionale, cap. 25 pagg. 451-4, 2013.SCARICA IL VADEMECUM

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TUTTO PRONTO PER LA GIORNATA NAZIONALE DELL’ IGIENISTA DENTALE 2022!!!

Ogni anno, nel mese di ottobre viene celebrata la Giornata Nazionale dell’Igienista Dentale. La Federazione Internazionale Igienisti Dentali (IFDH) promuove la giornata con l’obiettivo di prevenire e informare sul tema del mantenimento della salute orale.

Da sempre AIDI è al fianco della Federazione Internazionale organizzando eventi, attività e progetti per celebrare la giornata e sottolineare l’importanza della figura dell’igienista dentale nel campo dell’informazione, prevenzione e trattamento di alcune patologie croniche.
Ogni anno, infatti, in occasione di questa celebrazione i nostri igienisti si riuniscono nelle principali piazze d’Italia e si mettono a disposizione del cittadino per consigliare strumenti e tecniche ad hoc per un’igiene orale adeguata ad ogni fascia d’età.

 

Per saperne di più e vedere le scorse edizioni clicca qui sotto:

 

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Hai il diabete?

Hai problemi gengivali ?

La stretta correlazione tra parodontite e diabete è diretta conseguenza dell’eccesso di glucosio nella  saliva ,  quattro volte maggiore rispetto alla norma.

Sapevi  che  anche  la malattia parodontale  può aggravare il diabete innalzando  i livelli  di glicemia ?

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Titolari del trattamento: AIDI , Associazione Igienisti Dentali Italiani
Finalità del trattamento dati: La raccolta delle informazioni tramite compilazione del presente questionario è finalizzata esclusivamente ad elaborazioni statistiche. I dati rimarranno sempre riservati e non resi pubblici, se non attraverso pubblicazioni e/o congressi o convegni e seminari scientifici, in forma assolutamente anonima e aggregata, e comunque le informazioni saranno trattate senza violare la riservatezza del soggetto nella misura permessa dalle leggi e dalle regolamentazioni vigenti.

 

 

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Sei a rischio diabete?

 

 

Sai  che il  diabete  e   la parodontite  sono  due  malattie  correlate ?

Il termine  diabete mellito indica un gruppo di malattie metaboliche che hanno come comune denominatore l’iperglicemia e che comportano alterazioni del metabolismo di carboidrati, proteine e grassi.

Quando  i livelli di glucosio e di insulina circolanti nel sangue sono superiori alla norma ma non abbastanza elevati da determinare un diabete conclamato di tipo 2., parliamo  di  una condizione definita  prediabete.

 

La parodontite è un disturbo che interessa le gengive ed i tessuti di supporto dei denti. La   causa principale  è  un accumulo di placca batterica

La stretta correlazione tra parodontite e diabete è diretta conseguenza dell’eccesso di glucosio nella  saliva , quattro volte maggiore rispetto alla norma.

 

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