Stili di vita ed epigenetica: un salto nel futuro

Vi proponiamo di seguito, nel caso in cui ve le foste perse, le riflessioni di Gabriella Cagnin, Consigliere Nazionale AIDI.

Negli ultimi decenni le ricerche scientifiche hanno spiegato molti principi funzionali, tra cui i meccanismi biochimici attraverso i quali le cellule umane conservano il loro equilibrio generale (omeostasi e ricambio), scoprendo una enorme complessità di variabili. Si è passati dalla logica della predestinazione genetica tradizionale – tutto è scritto nei geni – alla scoperta che l’ambiente in tutte le sue forme modifica l’espressione genica. Questo non comporta cambiamenti nel codice del DNA, ma può modificare il fenotipo dell’individuo e/o della progenie.

In questo periodo si parla sempre più spesso di EPIGENETICA, dal greco epì=sopra e gennetikòs=relativo all’eredità familiare, “sopra i geni” , termine usato per la prima volta negli anni Quaranta da Conrad Waddington embriologo e genetista inglese. Il cibo, l’aria, l’acqua, le sostanze chimiche, i farmaci, i campi elettromagnetici, l’energia che non vediamo come le onde di forma, i pensieri stessi, le nostre scelte possono influenzare il nostro fenotipo senza alterare il genotipo. È possibile quindi affermare che il DNA è un microcosmo in rapporto costante con il macrocosmo che ci circonda.

Le modificazioni epigenetiche fanno parte del normale funzionamento delle cellule, il processo di differenziazione cellulare, che avviene durante lo sviluppo embrionale e finisce poco prima della nascita. Con la stessa ottica possiamo guardare le fasi di accrescimento, di mantenimento e d’invecchiamento, dove, però le modificazioni epigenetiche diventano in gran parte tessuto-specifiche. La nostra macchina biologica riceve e fa proprie sollecitazioni esterne e risponde per lo più in maniera adeguata, mantenendo sotto controllo il proprio funzionamento.

Quando il controllo sfugge, vuoi perché la sollecitazione esterna è troppo importante o per semplice effetto del caso, lo scenario cambia e si può innescare il percorso patologico… che può essere anche reversibile. Quali sono i meccanismi molecolari che modificano la struttura del DNA? Quelli finora noti e meglio studiati sono le modificazioni degli istoni, la metilazione del DNA e le azioni dei microRNA. Questi meccanismi sembrano strettamente connessi; a tutt’oggi mancano però ancora parecchi elementi che consentono una maggiore comprensione sia dei singoli processi sia delle loro interazioni. La nutrizione, come molti fattori ambientali, è in grado di modificare il nostro profilo epigenetico variando non solo le caratteristiche metaboliche delle cellule, ma influenzando il rischio d’incidenza di malattie croniche come diabete, obesità e ipertensione (Trujillo ME, Scherer PE. Adipose tissue-derived factors: impact on health and disease. Endocr Rev 2006 Dec;27(7):762-78). Per esempio si è scoperto che una dieta ricca di vitamine B12, B6, colina e folati, agendo appunto a livello epigenetico, potrebbe fungere da fattore esterno i veleni che introduciamo con la nutrizione e le tossine autoprodotte con il nostro stile di vita. Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), massima autorità mondiale con la missione di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione

della conoscenza delle loro cause legate, soprattutto allo stile di vita e alla nutrizione, ha pubblicato nel 2007 un importante report di revisione dei più importanti studi scientifici ci (www.dietandcancerreport.org). I risultati sono riassunti in 10 raccomandazioni che riportano indubbie evidenze scientifiche. Alla luce di quanto descritto appare fondamentale e doveroso per l’Igienista Dentale informare, motivare e istruire il paziente ad orientarsi verso una sana e corretta nutrizione, educandolo alla “cultura della prevenzione come stile di vita” ricordando quanto asserito da Ippocrate (460 a.C.-370 a.C.) in tempi in cui di certo non si parlava di Epigenetica: Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo.

Gabriella Cagnin
Consigliere Nazionale AIDI