Raccomandazioni del Tavolo Tecnico Operativo Interdisciplinare sulla Promozione dell’Allattamento (TAS),
delle Società scientifiche, degli Ordini e delle Associazioni professionali
“L’allattamento rappresenta una componente vitale del diritto di ogni bambino di poter raggiungere il proprio massimo potenziale biologico: tale obiettivo va raggiunto sostenendo ogni madre al fine di permetterle di esercitare il diritto di prendere una decisione consapevole sull’alimentazione del proprio figlio. L’eventuale scelta di non allattare o di interrompere precocemente l’allattamento non dovrebbe essere l’inevitabile conseguenza della mancanza del necessario sostegno.
I professionisti della salute hanno un ruolo fondamentale nel sostenere tali diritti e nel fornire, quando richiesto, un supporto che risulti concreto ed efficace (Davanzo 2002; Handa 2013). Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento significa tutelare la salute materna e quella infantile, ridurre i costi socio-sanitari (Cattaneo, 2006; Walters 2019) e ambientali e indurre un cambiamento culturale ed organizzativo nelle strutture sanitarie (Cleminson 2015; UNICEF Italia 2015a).”
ll tema della prevenzione orale nel periodo neonatale è un argomento poco affrontato, spesso infatti, si suppone, erroneamente, che l’igiene del cavo orale non debba essere eseguita in quanto non sono ancora presenti i dentini alla nascita.
La flora microbica presente non è ancora ben definita e nei primi giorni di vita viene subito colonizzata dai batteri che vivono sulle mucose orali. I batteri presenti nella bocca del bimbo possono essere influenzati dai comportamenti dei genitori con lo scambio di saliva.
Quando erompono i primi denti da latte, i batteri responsabili delle principali patologie del cavo orale, iniziano a insediarsi nella bocca del bambino.
Fondamentale è l’igiene orale nei primi mesi di vita e diverse sono le pratiche messe in atto in base all’età del neonato e alla situazione della sua bocca.
Per l’igiene delle mucose, è sufficiente avvolgere una garzina sterile attorno al dito indice, bagnarla con la soluzione fisiologica o con dell’acqua tiepida ed eseguire delicatamente un massaggio pulendo l’arcata inferiore, quella superiore, le guance e la lingua.
In alternativa si possono utilizzare delle garze già imbevute di soluzione fisiologica e commercializzate in bustine monouso.
Un modo divertente e coinvolgente per il bambino potrebbe essere quello di utilizzare un guanto di tessuto. Il bimbo associerà questo momento ad una piacevole routine di pulizia della bocca.
È importante ricordare che queste procedure vanno ripetute dopo ogni poppata e dopo ogni rigurgito del bambino.
Con l’eruzione dei primi denti da latte si può utilizzare lo spazzolino da dito, uno spazzolino realizzato totalmente in silicone con delle setole morbide da un lato, per iniziare a spazzolare i primi dentini e delle zone in rilievo dall’altro, per massaggiare delicatamente le mucose.
Un altro valido presidio può essere il massaggiagengive che permette al bambino di familiarizzare con uno strumento simile allo spazzolino da denti e al contempo massaggiare e dare un sollievo nelle zone prossime all’eruzione. Se è presente un anello di protezione, questo presidio può essere lasciato in mano al bambino con la supervisione di un adulto.
Quando compaiono i primi dentini è importante spazzolarli sia nelle zone vestibolari, che in quelle buccali. Si suggerisce l’utilizzo di dentifrici adatti ai mesi del bambino, ma la quantità necessaria deve essere minima corrispondente alla grandezza di una lenticchia.
Venerdì 20 novembre 2020, dalle ore 11.00 alle 13.00, si svolgeranno a Bologna in occasione del XXX Congresso Nazionale AIDI durante l’assemblea dei soci, le elezioni del Direttivo Nazionale AIDI 2021-2024 nella attuale veste di Associazione Tecnico Scientifica .
Di seguito si riporta il regolamento che trovi anche in allegato.
Secondo l’art. 10 dello Statuto AIDI:
“Sono elettori ed eleggibili solo i soci fondatori e i soci ordinari, questi ultimi purché in regola con il pagamento delle quote associative. I nuovi soci sono elettori una volta pagata la quota associativa ed eleggibili decorsi gg. 180 dal perfezionamento della prima iscrizione.
Non sono eleggibili, quindi non possono rappresentare o amministrare l’A.I.D.I., sia in sede nazionale, sia in sede regionale, quei soci che abbiano subito una sentenza di condanna passata in giudicato per fatti relativi all’attività dell’Associazione o per fatti commessi nell’esercizio dell’attività di rappresentanza o amministrazione o promozione dell’Associazione.
Non sono altresì eleggibili coloro che sono iscritti contemporaneamente ad altre Associazioni/Sindacati nazionali che si occupino in esclusiva di formazione e problematiche inerenti la professione di Igienista Dentale.
E’ eleggibile alla carica di Presidente Nazionale o di Presidente Regionale il socio che, rispettivamente, abbia già maturato un mandato come Consigliere Nazionale o Consigliere Regionale, salvo che non vi sia nessun candidato in possesso di detti requisiti”.
Coloro che intendono candidarsi per la presidenza nazionale o per le altre cariche statutarie (consiglio direttivo, revisori dei conti, probiviri), devono improrogabilmente spedire per mail il proprio Curriculum Vitae e le motivazioni a voler ricoprire l’incarico alla segreteria organizzativa OIC (m.delbono@oic.it ) ed alla Segreteria Nazionale (segreteria@aiditalia.it) entro e non oltre il 30 settembre 2020 compilando il modulo allegato.
E’ ammessa la candidatura a più cariche; in caso di elezione plurima l’eletto eserciterà il diritto di opzione. Le schede incomplete NON saranno accettate.
Con la speranza di vederti sempre partecipe alla nostra vita associativa
Il cane è il miglior amico dell’uomo, e quando un cucciolo entra in famiglia viene accolto come un membro di essa riservandogli coccole, baci e attenzioni simili a quelle che doniamo alle persone che amiamo.
Ma è pericoloso baciare il cane?
Baciare e farsi baciare da un cane “è meno rischioso che baciare una persona- spiega il dottor Pregliasco, virologo dell’università di Milano- la trasmissione di patologie che riguardano gli uomini è ben più facilitata perché il nostro corpo è predisposto”.
L’introduzione dell’animale domestico in famiglia può portare a cambiamenti significativi del microbioma dei componenti della stessa.
La letteratura, infatti, dopo aver chiarito le evidenti conseguenze del trasferimento dei microbi patogeni, affronta anche le conseguenze per la salute della trasmissione di agenti non patogeni: uno studio infatti ha dimostrato che la presenza di un animale in famiglia aumenta la varietà del microbioma dei suoi componenti con conseguenze significative sulla salute di tutti in particolare dei bambini che presentano un minor rischio di sviluppare malattie asmatiche e allergie.
Un cane in famiglia, inoltre, porta tanto impegno ma anche e soprattutto felicità riducendo lo stress; solitamente sono i proprietari a dirlo, ma un gruppo di ricerca in psiconeuropatologia ha misurato queste affermazioni valutando le variazioni di cortisolo nei bambini, prima e durante l’arrivo del cane in famiglia. Dopo un breve periodo di allontanamento di quest’ultimo da casa, il gruppo di ricerca ha notato che la presenza del cane abbassava a livelli minimi la concentrazioni di cortisolo confermando, quindi, una notevole riduzione dello stress nei bambini che vivono con un cane. Le misurazioni sono state fatte anche sulla componente adulta del nucleo con risultati sovrapponibili.
Ma se tutto ciò è vero bisogna anche fare molta attenzione ai patogeni contenuti nella saliva del cane: alcuni patogeni innocui per il nostro pet possono causare malattie nell’essere umano, fra questi il clostridium, l’escherichia coli, la salmonella e il campylobacter e altri più rari.
Il contatto della saliva con la cute sana non è rischioso, ma dobbiamo fare attenzione a naso, occhi e bocca benché la trasmissione di malattie in questo modo sia comunque rara.
Alcuni piccoli consigli:
– Ridurre al minimo i contatti tra saliva canina e mucosa del bambino;
– Verificare che il cane abbia fatto tutte le vaccinazioni;
– Dopo ogni passeggiata detergere bocca e zampe del cane con salviette a base di clorexidina;
– Disinfettare le mani del bambino con appositi gel dopo che ha toccato un cane evitando che porti le mani alla bocca;
– Detergere immediatamente la zona venuta a contatto con la saliva del cane con salviette imbevute di clorexidina;
– Insegnare ai propri bambini il rispetto per gli animali.
E nonostante i cani possano essere un rischio per la salute, la maggior parte degli esperti è concorde sul fatto che i cani rendono i bimbi più forti e gli adulti persone migliori.
É stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto ministeriale attuativo per istituire le CDA nazionali, così come previsto dalla legge3/2018 e dai decreti dello scorso agosto.
Nel concreto si dà seguito quindi alla completa attuazione di quanto disciplinato nella legge quadro istitutiva l’ordine TSRM-PSTRP.
La CDA nazionale avrà il compito di essere “anello di congiunzione” tra le CDA territoriali e la Federazione degli Ordini.
È presumibile che l’elezione dei componenti della CDA nazionale si avrà nel primo periodo autunnale dove si eleggeranno 9 componenti che tra loro sceglieranno chi ricoprirà la carica di presidente.
A tale carica potranno concorrere tutti gli iscritti all’albo degli igienisti dentali di qualsiasi ordine territoriale mentre ad avere diritto di voto saranno solo i Presidenti delle CDA con peso ponderale, ovvero il voto ha un valore differente in base agli iscritti alla CDA che presenzia.
È altresì presumibile che la Federazione nazionale degli Ordini a breve giro di tempo emani un regolamento che disciplina il “modus operandi” inerente le presentazione delle candidature e le operazioni di voto.
Il Segretario Nazionale AIDI Pro Dr. Domenico Pignataro
https://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2020/07/AIDI_Consiglio-Amministrazione-11.png260650Francesco Carlinohttps://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2022/01/Logo_aidi.pngFrancesco Carlino2020-07-22 11:52:132020-07-27 11:44:29Commissioni di Albo della Federazione Nazionale degli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione
Il COVID-19, scoperto a dicembre 2019, si è ormai diffuso in tutto il mondo e ad oggi ancora non esiste un vaccino..
Come colpisce i bambini? Quanta diffusione c’è nell’età infantile? E come bisogna comportarsi?
I bambini rispetto agli adulti, non sembrano essere più a rischio di contrarre il virus ed è stato osservato che solo pochi sono stati ricoverati in ospedale, principalmente di età inferiore a un anno.
I pazienti pediatrici potrebbero non presentare febbre e tosse e come dimostrano i recenti studi, le persone asintomatiche o paucisintomatiche, compresi i bambini, possono favorire la trasmissione e diffusione del COVID-19 nella comunità.
Per questo motivo è fondamentale il distanziamento sociale e i comportamenti preventivi quotidiani.
Ma i bambini devono indossare le mascherine?
I bambini di età inferiore ai 2 anni (così come chiunque abbia difficoltà a respirare o è incosciente, inabile o altrimenti incapace di rimuoverle senza assistenza) NON devono indossare mascherine e/o dovrebbero indossarla solo in alcune sedi più a rischio come ad esempio dal medico, in farmacia, al negozio di alimentari.
In generale i bambini NON hanno bisogno di indossare una mascherina:
– a casa, (se chiaramente nessuno è stato esposto al virus);
– all’esterno, purché possano mantenere la distanza dagli altri ed evitare di toccare le superfici;
– se la mascherina può creare un possibile rischio di soffocamento o strangolamento per il bambino;
– se indossare la mascherina fa sì che il bambino tocchi il viso più frequentemente rispetto a non indossarla.
Nei bambini spesso le mascherine sono scarsamente tollerate e poco si adattano al viso portando gli stessi a rimuoverla o a toccarsi maggiormente il viso, favorendo lo sviluppo di infezioni.
Come spiegare loro l’importanza di indossare le mascherine?
Risulta fondamentale non forzarli ma educarli all’importanza delle mascherine attraverso un forte lavoro dei genitori e lezioni scolastiche su questo tema.
I genitori possono incoraggiarli attraverso i giochi come:
– Guardarsi allo specchio con la mascherina e parlare.
– Mettere una mascherina di stoffa al peluche preferito.
– Far indossare mascherine decorate e divertenti.
– Mostrare le foto di altri bambini che le indossano.
– Disegnare sulla mascherina un personaggio dei loro libri preferiti.
– Esercitarsi a indossare la mascherina a casa per aiutare il bambino ad abituarsi.
Ai bambini inoltre è importante spiegare l’importanza delle mascherine con un linguaggio semplice e adeguato alla loro età insegnando loro accortezze quali, lavarsi le mani prima e dopo aver indossato la mascherina, evitare di toccarsi il viso con le mani, tossire e starnutire in un fazzoletto (assicurandosi di buttarlo via dopo ogni uso), ecc.
E i bambini con bisogni speciali?
I bambini con bisogni speciali considerati ad alto rischio o gravemente immunocompromessi devono essere incoraggiati a indossare una maschera N95 così come le loro famiglie, per prevenire la diffusione della malattia. Coloro che hanno gravi problemi cognitivi o respiratori possono avere difficoltà a tollerarle e quindi possono essere necessarie precauzioni speciali.
Che caratteristiche deve avere la mascherina?
É importante che la mascherina sia della giusta misura e bisogna assicurarsi che ci sia una vestibilità sicura. Le mascherine in stoffa devono:
– adattarsi comodamente ai lati del viso;
– essere fissati con lacci o anelli per le orecchie;
– includere più strati di tessuto;
– consentire la respirazione senza restrizioni;
– poter essere lavati e asciugati in lavatrice senza danni o cambiare forma.
Maria Teresa Agneta
Consigliere culturale AIDI
Bibliografia:
– Susanna Esposito,Nicola Principi To mask or not to mask children to overcome COVID-19 European Journal of Pediatrics Maggio 2020
– Pan X, Chen D, Xia Y, et al. Asymptomatic cases in a family cluster with SARS-CoV-2 infection. The Lancet Infectious diseases. 2020
https://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2020/05/COVID-AIDI-ok-4.png260650Francesco Carlinohttps://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2022/01/Logo_aidi.pngFrancesco Carlino2020-05-28 12:03:582020-05-29 11:08:03Covid 19 e bambini: come comportarsi?
https://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2020/04/Img-2020-1-pdf.jpg14971058Fabia Profilihttps://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2022/01/Logo_aidi.pngFabia Profili2020-04-14 12:26:162020-04-14 19:10:41PREVENZIONE DELL’INFEZIONE da Coronavirus Guida pratica per IGIENISTI DENTALI APRILE 2020
Il Segretario Nazionale Dr. Domenico Pignataro, informa che:
“l’INPS prendendo atto delle modifiche introdotte dal Decreto-legge n. 101 del 3 settembre 2019, convertito
con modificazioni dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, ha comunicato attraverso la circolare n. 141 del 19 novembre 2019, di aver ampliato le tutele per malattia e degenza ospedaliera in favore degli iscritti alla
Gestione separata.
Per chi ha diritto alla malattia domiciliare o ricovero ospedaliero a partire dal 5 settembre 2019, le indennità
giornaliere sono state raddoppiate rispetto agli importi precedenti.
Il richiedente in possesso dei requisiti necessari ora potrà ricevere a seconda dei contributi versati nei 12
mesi precedenti
-da 45 ai 90€ circa per ogni giornata di ricovero (fino a un massimo di 180 giorni all’anno)
-da 22 ai 45€ circa per ogni giornata di malattia domiciliare (fino a un massimo di 61 giorni all’anno).
Sono stati ridotti anche i requisiti di accesso alle tutele, ovvero, basta aver versato 1 mensilità all’inps negli
ultimi 12 mesi e non più 3 mensilità.
Inoltre anche per l’accesso alla tutela della maternità dal 5 settembre 2019 è sufficiente avere 1 sola
mensilità di contribuzione.”
https://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2020/04/AIDI_Banner_Malattia.png301601Francesco Carlinohttps://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2022/01/Logo_aidi.pngFrancesco Carlino2020-04-07 11:17:252020-04-08 14:55:30Indennità di malattia raddoppiate per le partite iva
La salute orale dei bambini è nella testa dei genitori.
L’adozione di corrette strategie educative è la chiave di volta per una corretta igiene orale nei più piccoli.
La maggior parte degli studi effettuati hanno evidenziato che le madri sono cause primarie di infezione per i bambini a causa di pratiche improprie di alimentazione che aumentano il rischio di carie nella prima infanzia.
Comportamenti come: l’utilizzo di biberon con bevande zuccherate durante le ore notturne, i succhiotti intinti nel miele e altre sostanze zuccherate, ma soprattutto lo scambio di saliva attraverso la condivisione del cucchiaio per la pappa e la pulizia del succhiotto con la propria saliva, promuovono la colonizzazione precoce della flora cariogena nel cavo orale del bambino.
I primi anni di vita sono perciò fondamentali perché durante queste fasi il bambino acquisisce i comportamenti che saranno mantenuti durante tutta l’infanzia e probabilmente durante tutta la vita.
I bambini imparano osservando gli adulti che diventano il loro modello.
Per questo motivo è fondamentale che comportamenti e atteggiamenti dei genitori sul mantenimento della salute orale, siano corretti e adeguati.
Spesso si è propensi a tramandare pratiche culturali e credenze che resistono all’interno delle famiglie come ad esempio dare il biberon con bevande zuccherate durante il riposino o trascurare lo spazzolamento, pur essendo consapevoli che la scarsa igiene orale può causare le carie.
Dunque per migliorare l’igiene orale e la salute dei bambini, è necessario:
–promuovere percorsi di apprendimento per i genitori;
-considerare lo stato sociale della famiglia, fattore fondamentale che influenza molto l’educazione infantile.
Soltanto se le corrette e sane abitudini sono radicate nella testa dei genitori potranno essere tramandate ai bambini.
Lo scopo di questo articolo è quello di offrire un’analisi della letteratura dei singoli principi attivi utilizzati per gli sciacqui preoperatori. In particolare sono stati esaminati quelli citati nelle pubblicazioni relative al SARS-CoV-2, la loro efficacia (dimostrata o presunta) contro le forme virali, e la possibilità di utilizzo singolo o sinergico con altri antisettici.
Sulla base di queste considerazioni viene proposto uno schema di utilizzo clinico dello sciacquo preoperatorio (nel paziente potenzialmente positivo al virus).
Parole chiave: Infezioni crociate, Clorexidina, Oli essenziali, Collutori, Sciacquo preoperatorio, Cetilpiridinio cloruro, Coronavirus, Perossido d’idrogeno, Iodopovidone, SARS-Cov-2, COVID-19.
https://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2020/04/IMG-Collutori-Quintessenza.jpg16531240Fabia Profilihttps://www.aiditalia.it/wp-content/uploads/2022/01/Logo_aidi.pngFabia Profili2020-04-02 10:37:032020-04-02 10:37:52Utilizzo di collutori preoperativi contro il virus SARS-CoV-2 (COVID-19): revisione della letteratura e raccomandazioni cliniche
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